Spezie con proprietà medicinali: quali vale la pena avere in cucina?
La preparazione quotidiana dei cibi implica l’utilizzo di molti alimenti per ottenere il risultato finale soddisfacente di un pasto gustoso e nutriente. Quando si cucina, è bene fare attenzione non solo al gusto del cibo, ma anche al suo valore calorico e ai suoi benefici per la salute. A questo scopo si possono usare le spezie giuste, anche quelle esotiche, molte delle quali hanno preziose proprietà medicinali.
Contents
- 1 Cos’è l’erboristeria o fitoterapia?
- 2 Quali sono i vantaggi dell’uso di erbe e altre piante a scopo medicinale?
- 3 Spezie da cucina: qual è la loro divisione di base?
- 4 Ci sono controindicazioni per la salute nell’uso delle spezie?
- 5 Quali spezie con proprietà medicinali vale la pena avere in cucina?
- 6 Quali altre spezie hanno effetti benefici sulla salute?
Cos’è l’erboristeria o fitoterapia?
Mangiare pasti ben preparati ed equilibrati non solo facilita il mantenimento di un peso corporeo corretto e la lotta al sovrappeso e all’obesità. Allo stesso tempo, ciò che mangiamo ha un enorme impatto sulla nostra salute generale, sul funzionamento di praticamente tutti i sistemi e gli organi interni. Oltre alla scelta degli ingredienti di base nella dieta, sono le spezie che possono fornire tali effetti positivi e il loro uso è una forma di erboristeria, chiamata anche fitoterapia.
L’erboristeria è una forma di medicina alternativa conosciuta e praticata in tutto il mondo da migliaia di anni, basata sulle proprietà curative di molte erbe e piante. Ha avuto origine nell’antica Cina e si è sviluppata anche in India, dove è diventata una parte importante dell’antico sistema curativo indiano, l’Ayurveda. Naturalmente si è diffusa anche nel nostro continente; le erbe erano già utilizzate dagli antichi greci e romani e anche nelle terre degli slavi.
La fitoterapia sfrutta appieno i doni della natura che crescono nei prati , nei campi e nei giardini. L’uso delle erbe, comprese le spezie, è estremamente ampio e comprende non solo la cucina, dove sono un’aggiunta preziosa ai piatti, ma anche integratori alimentari e cosmetici usati per la cura quotidiana del corpo. Sono state persino istituite delle scuole per fornire le conoscenze specialistiche necessarie per una correttaLe conoscenze necessarie per selezionare le erbe giuste, evitare quelle che potrebbero essere dannose e ricavarne preparati medicinali.
Quali sono i vantaggi dell’uso di erbe e altre piante a scopo medicinale?
I vantaggi della fitoterapia non possono essere sottovalutati, sta diventando sempre più popolare e sempre più persone in tutto il mondo stanno tornando ai metodi tradizionali per prendersi cura della propria salute. In particolare, gli specialisti del settore sottolineano i vantaggi della fitoterapia, quali:
- gli effetti più delicati e meno invasivi delle erbe rispetto ai tipici farmaci;
- il basso livello di tossicità e di composti nocivi nella formulazione, ovviamente con una selezione adeguata;
- l’assenza pratica di effetti collaterali in molti casi;
- elevata disponibilità, molte piante crescono comunemente nei boschi, nei prati o nei campi e possono essere coltivate anche nell’orto di casa;
- la versatilità d’uso, sia per via interna sotto forma di infusi o integratori alimentari, sia per via esterna sotto forma di cataplasmi, gel o unguenti applicati sulla pelle;
- il prezzo contenuto, sia delle erbe stesse che della loro trasformazione in preparati per la salute.
Spezie da cucina: qual è la loro divisione di base?
Prima di passare alla descrizione dettagliata di alcune delle spezie che riteniamo valga la pena avere in cucina, è opportuno dare un’occhiata alla suddivisione di base delle spezie, che renderà più facile l’eventuale scelta. A seconda della loro origine, questa è la seguente:
- spezie vegetali, come suggerisce il nome, ricavate dalle erbe, soprattutto dalle loro foglie, e comprendono, ad esempio, basilico, origano, maggiorana e timo;
- condimenti vegetali, che derivano da parti essiccate e poi macinate di verdure, come prezzemolo, carote o aglio;
- spezie, che si ottengono da radici e altre parti di piante essiccate e macinate, soprattutto orientali, chiodi di garofano, vaniglia, cannella, pepe, zenzero;
- miscele di spezie, create mescolando insieme diversi o più ingredienti, come ad esempio le miscele esotiche di curry, ormai diffuse solo in India e in Estremo Oriente, o le erbe provenzali.
Ci sono controindicazioni per la salute nell’uso delle spezie?
Probabilmente a tutti piacciono le spezie autoctone o esotiche che esaltano perfettamente il sapore dei loro piatti preferiti, ma purtroppo non tutti possono utilizzarle. Prima di condire eccessivamente una salsa, un’insalata o un pollo, è bene tenere conto delle controindicazioni mediche: molte spezie non sono indicate per:
- ipertensione difficile da regolare
- disturbi dell’apparato digerente che causano gravi disturbi digestivi, ad esempio ulcere gastriche o duodenali, reflusso gastro-esofageo;
- infiammazione delle mucose dell’apparato digerente;
- ostruzione dei dotti biliari
- problemi della pelle, predisposizione alle allergie, irritazioni o acne;
- l’allattamento al seno; e le spezie possono danneggiare il bambino in primo luogo.
Allo stesso tempo, è bene ricordare che alcune spezie possono comunque provocare alcuni effetti collaterali, per cui devono essere utilizzate con cautela Le donne che non sono sicure dei loro effetti devono parlarne con il proprio medico di fiducia. Alcune spezie interagiscono anche con i farmaci, quindi è bene leggere attentamente il foglietto illustrativo.
Quali spezie con proprietà medicinali vale la pena avere in cucina?
Non è facile scegliere le spezie giuste che dovrebbero avere anche un effetto benefico sulla salute, soprattutto se si acquistano sotto forma di miscele pronte all’uso. In questo caso, occorre prestare particolare attenzione alla loro composizione, che non deve contenere sostanze nocive, soprattutto glutammato monosodico con la denominazione E 621. Per essere sicuri della loro naturalezza, è meglio coltivare le singole spezie nel proprio giardino o nel proprio appezzamento di terreno; in particolare, le seguenti spezie dovrebbero essere presenti in cucina:
Aglio comune (Allium sativum)
Probabilmente è il più noto e viene definito a pieno titolo un antibiotico naturale. La sua azione è determinata dalla presenza di vitamina A, vitamine del gruppo B, tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (B3), vitamina C, aminoacidi, flavonoidi, micronutrienti: cromo, cobalto, magnesio, nichel, potassio e calcio. Le proprietà dell’aglio che possono essere considerate le più importanti per la salute sono:
- prevenzione e supporto al trattamento delle infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori;
- protezione da infarto e ictus grazie alle sue proprietà anticoagulanti;
- sostegno dei processi digestivi e metabolici;
- contrastare lo sviluppo di pericolosi parassiti intestinali;
- riduzione della pressione arteriosa troppo alta e dei livelli di colesterolo nel sangue LDL;
- effetti antibatterici, antitumorali e antimicotici.
Pepe nero (Piper nigrum)
Pregiato soprattutto per la presenza nel guscio esterno dei semi della piperina, un alcaloide dagli effetti eccezionalmente ampi per promuovere la salute indebolita, supportato da piccole quantità di altri nutrienti. La piperina conferisce a questi piccoli semi neri le loro proprietà:
- antiossidanti, che aiutano a rimuovere i radicali liberi;
- antitumorali e antinfiammatorie;
- rafforzare il funzionamento del sistema immunitario
- regolare i processi digestivi aumentando la secrezione dei succhi gastrici;
- disintossicazione più efficace dell’organismo e depurazione dai prodotti metabolici superflui;
- stimolare il metabolismo per facilitare la combustione dei grassi.
Timo (Thymi herba)
Utilizzato soprattutto come accompagnamento di piatti a base di carne, è un’altra spezia le cui proprietà salutari le conferiscono un posto nell’armadietto delle spezie della cucina. Gli specialisti di erboristeria e di alimentazione sana ne sottolineano anche i valori nutrizionali, per cuiresponsabile tymol, olio essenziale, vitamina C, vitamine del gruppo B, tra cui l’acido folico (B9), e la presenza dei minerali zinco, fosforo, magnesio, potassio, calcio e ferro. Grazie a ciò, il timo
- ha effetti antibatterici, antinfiammatori e antisettici;
- accelera la depurazione dalle tossine e da altri composti nocivi;
- aiuta a guarire le infezioni della gola e del naso facilitando l’espettorazione delle secrezioni;
- allevia la tosse persistente, soprattutto quella secca;
- migliora la digestione, allevia i sintomi di molti disturbi dell’apparato digerente;
- rafforza i capelli e il cuoio capelluto indeboliti.
Basilico (Ocimum basilicum)
Una delle due spezie italiane più popolari, senza la quale non possiamo immaginare, ad esempio, la pizza o gli spaghetti. Fino a qualche centinaio di anni fa era considerato un rimedio praticamente per tutti i disturbi; forse è un’esagerazione, ma vale davvero la pena usarlo e l’organismo ne apprezzerà rapidamente gli effetti curativi. Il basilico contiene anche le vitamine e i minerali sopra citati, oltre alla vitamina E, comunemente chiamata “vitamina della giovinezza”, che gli conferisce proprietà curative:
- allevia i disturbi digestivi, la flatulenza e l’indigestione;
- un effetto diastolico e diuretico;
- riduce i livelli di glucosio nel sangue, quindi è utile nella prevenzione del diabete;
- migliora i processi metabolici e la disintossicazione dell’organismo;
- antinfiammatorio, antibatterico e rinforzante del sistema nervoso;
- accelera la guarigione di punture d’insetto, gonfiori e edemi se applicato esternamente.
Origano (Origanum vulgare)
È la seconda delle spezie italiane più conosciute, ma non per questo meno popolare, con un sapore caratteristico e unico. Può essere aggiunto alla salsa di pomodoro allo stesso modo, e i nutrizionisti sottolineano più del semplice sapore. L’origano, noto anche come origano comune, fornisce all’organismo numerosi composti attivi che rafforzano la salute. Tra questi, le vitamine A, B (B1, B2, B3, B6 e B9), C, E e K, il manganese, il rame, il potassio, gli acidi fenolici, tra cui l’acido clorogenico e l’acido rosmarinico, i flavonoidi, gli oli essenziali, tymol e karwakrol, da cui dipendono le proprietà dell’origano:
- migliorare la digeribilità e la digestione degli alimenti;
- aumentare la secrezione di saliva, succo gastrico e altri enzimi digestivi;
- decongestionante, efficace sulla muscolatura dell’intestino, dei bronchi e delle vie biliari;
- diuretico, antidiarroico e antibatterico;
- regola la funzione renale e l’escrezione urinaria;
- aumenta la secrezione di muco da parte delle mucose dell’apparato respiratorio.
Zenzero (Zingiber officinale)
La radice di questa pianta ha usi versatili, culinari e medicinali, e la composizione è davvero impressionante. Lo zenzero è una ricca fonte di vitamine essenziali per la salute, A, B1, B2, B9, C, zinco, fosforo, potassio, calcio, ferro, fibra alimentare. Altrettanto importante è la presenza di composti unici come shogaol, zingiberol, gingerol, zinferolo, grazie ai quali lo zenzero svolge un’azione
- antinfiammatoria, antimicrobica e antiossidante;
- decongestionante e analgesica;
- regolare l’apparato digerente e i processi digestivi;
- abbassare il livello di colesterolo “cattivo” LDL;
- allevia i sintomi dei disturbi digestivi, della stitichezza e della flatulenza;
- anticoagulante e migliora la circolazione sanguigna;
- antisettico, accelera la guarigione di ferite, irritazioni e ulcere.
Quali altre spezie hanno effetti benefici sulla salute?
Le spezie presentate sopra sono, ovviamente, una nostra scelta soggettiva. Ognuno ha sicuramente le sue preferite e le usa volentieri, e tra le molte altre con proprietà curative, possiamo comunque consigliare
- cannella;
- menta piperita
- miscele di curry;
- chiodi di garofano
- curcuma
- cardamomo;
- rosmarino;
- fieno greco;
- peperoncino;
- coriandolo.